mercoledì 30 aprile 2025
(altri) libri letti questo mese - aprile 2025
venerdì 18 aprile 2025
è così difficile pensare di cambiare il mondo?
Se tanto mi piacciono i romanzi di Vanni Santoni, è probabilmente perché con l'autore - per questioni generazionali? di formazione? - condivido buona parte di immaginario e vocabolario. Così è anche per l'ultimo Il detective sonnambulo, che prende le mosse da una Parigi contemporanea in cui Martino, che se ne è andato dall'Italia come tanti, vaga senza grandi prospettive fino a quando incontra Johanna: capelli rosso fuoco - esattamente pantone 1807 che va in 1805 nei punti luce e in 188 nelle ombre -, magnetica e scostante, è giovane quanto lui eppure più matura e complessa, almeno ai suoi occhi. Si innamorano, ma è un amore reso difficile dalle continue scomparse di lei, che non sembra avere una sola vita ma molte, e negli ambienti più diversi. E tuttavia si amano, nella città scossa da manifestazioni e rivolte - come quella del romanzo Aliena di Phoebe Hadjimarkos Clarke, non da molto consiglio di lettura dello stesso Santoni -, fino a quello che per Martino è il collasso di un mondo: Johanna scompare di nuovo, ma stavolta non per un giorno o due. Scompare, e non si fa più vedere. Martino la cerca ovunque, come uno di quegli investigatori col trench dei vecchi film noir - -, mentre passano i giorni e le settimane - e finiscono i soldi -, finché incappa in un manifesto che mostra la foto di un ragazzo bellissimo ed elegante che scende da un jet privato e, dietro di lui, riconosce subito i capelli rossi e l'inconfondibile postura di Johanna. Il poster è stato affisso da Tanya, la leader di un gruppetto anarchico che sta conducendo una ricerca che è lo specchio della sua: vuole ritrovare il giovane della foto, un certo Manfredi Contini della Torre - o Zoro009, o D.Tor, o Della T. -, criptomilionario che ha fatto una misteriosa donazione al suo gruppo. Tanya e Martino uniscono le forze e si imbarcano in un'indagine che li porterà a inseguire in giro per l'Europa Manfredi e gli eccentrici progetti finanziati dal suo impero fondato sui bitcoin, fino a invischiarsi con lui e Johanna in un quadrilatero amoroso sempre più difficile da sbrogliare, e in un ambizioso progetto che riunisce attivismo politico, esposizioni artistiche, programmazione digitale.
Tanti gli interrogativi e le provocazioni del romanzo:
Statuette, pupazzi e gadget vari, personaggi di fine resina pitturata a mano, diorami di scene celebri di One Piece, Naruto, Dragon Ball, Demon Slayer e altro, sono modi in cui hanno preso sostanza i sogni di adulti che non volevano diventare tali, o che volevano tornare indietro e continuare a sognare, ma più in grande?
È possibile prendersi il privilegio di dare un senso a se stessi, salvarsi attraverso la creazione? È possibile avere accesso a una realtà ulteriore, più intensa e imprevedibile e avventurosa, più epica rispetto all'inautenticità che prima e per lo più è la vita quotidiana? O avere almeno un grande epilogo - alla Dark Angel Saga della run di Uncanny X-Force scritta da Rick Remender?
Si può - e sarebbe bene, del resto - essere puri, o anche andare oltre, appartenere a quel mondo, già in qualche modo alieno alla natura umana, che è dei pazzi, o dei bimbi, o degli angeli, dei santi? Si può essere - à la Nietzsche - generosi e ricchi di spirito, aperti al mondo come fontane, non impedendo a nessuno di attingere dalle nostre acque, e così, certo, nemmeno impedendo a chicchessia di renderci torbidi, gettando in noi i passanti le cartacce e le bottiglie, i piccioni la loro merda, ma lasciando che tutto ciò scenda giù, in profondità, e tornando a essere limpidi?
Piuttosto che prepper - quelli che si fanno il bunker in qualche isola, quelli che si preparano a vivere in un mondo morto - e lungotermisti - quelli che pensano già all'umanità del 10.000, alla colonizzazione di Marte, al postcorpo, alle individualità solo-digitali - non è preferibile pensare ai problemi di oggi? E se sì, dove sono allora le folle inferocite o individui che pensino in grande, cerchino una via, non abbiano smesso di immaginare un futuro? Si è entrati in un'era a ogni effetto escatologica, tutto sta andando giù per lo scarico del cesso, e si è perso il senso della ribellione? Possibile che a Firenze le venti famiglie più ricche, oggi, sono le stesse che erano le più ricche nel Quattrocento? Manca la visione, la mentalità, di cambiare il mondo? È così difficile pensarlo? Se prima che nascessero i giovani protagonisti di questo romanzo, i giovani delle ultime generazioni, pure il più pulcioso degli studentelli con la chitarra a tracolla voleva cambiare il mondo, perché adesso neanche chi ha un portafoglio di miliardi osa covare un tale sogno? Tanti miliardari e neanche un Batman? È normale che tali individui non si mettano manco a fare i mecenati, come nel Quattrocento? O è tutta una grande tristezza? Non dovremmo allora far intendere alla gente che il riccastro può essere fatto fuori, che i castelli dei riccastri possono essere stretti d'assedio, che si può, si deve, ricorrere alla violenza? Far capire alla gente che il vero nemico è quello nei palazzi (o nei castelli), e che è più vulnerabile di quanto non si creda?
Possibile che il più alto dei risultati dell'Occidente, con cui ha vinto la guerra fredda, sia lo sfoggio di merci, tutte disponibili, subito, tutte fresche, tutte pronte, tutte all'occhio, cornucopie di frutta, festonature di pesci e gamberi e calamari, panoplie di salamelle e chorizos? E che però, pure, la fine s'annuncia in quest'abbondanza, nelle confezioni di plastica, in una scatola che dura cinquecento anni per qualcosa che consumiamo in cinque minuti?
Possibile che solo i grandi esempi smuovano la storia? Nuove idee che tirino fuori da uno stato di ottundimento, di sonnambulismo, possono attecchire solo se favorite più da catastrofi che da avvertimenti, occorrendo cioè una Warnkatastrophe, una catastrofe che serva da monito, un fenomeno abbastanza violento da indurre processi di apprendimento, ma non così devastante da riportare allo stato selvaggio?
Pongo tutto sotto forma di domanda, perché la grandezza di questo romanzo è anche quella di far abitare ai suoi protagonisti questi interrogativi, porre queste questioni, senza la pretesa di univoche risposte.
mercoledì 9 aprile 2025
il dilemma del porcospino (filosofia di evangelion 2di2)
lunedì 7 aprile 2025
essere se stessi, essere per gli altri (filosofia di evangelion 1di2)
Per essere se stessi è anche però necessario il riconoscimento attraverso l'altro - come ha chiaramente spiegato Hegel -, e infatti i piloti degli Eva cercano continuamente di essere riconosciuti come portatori di valore. Shinji, pur volendo continuamente fuggire, affronta le prove quali tentativi di recuperare un significato esistenziale agli occhi degli altri - quasi che implori preoccupatevi per me, prestatemi attenzione, siate gentili con me, abbiate cura di me. Asuka cerca di ottenere il suo posto nel mondo brillando in ciò che fa (a scuola, come pilota) e cercando di imporsi come donna (anche se così perde in partenza la sua possibilità di essere riconosciuta come persona poiché alla fine presenta se stessa come oggetto).
L'incontro con l'altro diventa esperienza di limite e confronto, di revisione e ricostruzione della propria identità. E così la seconda domanda è: essere per gli altri. Come insegna il dilemma del porcospino presentato da Schopenhauer, è molto complesso trovare la distanza adeguata per poter essere se stessi insieme agli altri. La soluzione più semplice per essere riconosciuti sarebbe quella di assecondare l'altro, ma il rischio è così quello di non trovare una propria identità autonoma. Identificando se stessi con le aspettative altrui e sociali, con comportamenti culturalmente codificati, con funzioni strumentali ed etichette lavorative o legate al genere, si finisce per convogliare le energie vitali nella performatività, in modo da aderire quanto più perfettamente ad un ruolo, e ciò porta l'individuo pericolosamente vicino a esplodere o implodere, soverchiato dalla pressione sociale come spiega Marcuse. Si semplifica la vita, si rinuncia a scegliere per evitare le responsabilità che ne conseguono, ma si rimane ingabbiati in un'esistenza inautentica.
lunedì 31 marzo 2025
(altri) libri letti questo mese - marzo 2025
Una miniatura di testo, forse poco più di un racconto, in cui i presunti impeto e scandalo della passione e del piacere non trovano alcuna capacità espressiva.
Sarà la commedia della vita a cancellare il sangue - è proprio questo che non va: la gente era talmente stanca che non ci faceva più caso. Ma com'è possibile? Da quando in qua una bomba sotto casa non fa più parlare nessuno? -, e le vicende improbabili e sgangherate di Chuckie e Jake tornano a dominare di nuovo le pagine del romanzo. Emerge comunque che, se volgete lo sguardo sulla città, vedrete chiaramente che c'è davvero qualcosa che divide i suoi abitanti: qualcuno questo qualcosa lo chiama religione, altri politica, ma è solo il denaro il vero motivo di differenza e discordia. Vedrete strade immerse nel verde e strade soffocate dal cemento: immaginatevi vite immerse nel verde e vite soffocate dal cemento. Nei quartieri ricchi e nei sobborghi senza un centimetro quadrato d'erba, i vostri occhi scorgeranno la verità.
domenica 30 marzo 2025
notte stellata e caffè parigini
Tra questi l'iconico Caffè francese, che cattura l'eleganza di un pittoresco bistrot all'aperto parigino, decorato con vasi di fiori pensili e accogliente con i suoi croissant, tazze e giornali. Questo Café Fleur ha trovato adeguata collocazione in uno degli scaffali della libreria dedicati all'esistenzialismo, accanto ai saggi e romanzi di Jean-Paul Sartre.
giovedì 20 marzo 2025
l'evoluzione delle stem
Nuovo set Lego è L'evoluzione delle STEM, cioè delle discipline scientifico-tecnologiche (science, technology, engineering, mathematics).
Il set realizza un libro in mattoncini pieno di scoperte, un’enciclopedia aperta piena di mini costruzioni che simboleggiano alcune delle più famose scoperte scientifiche e tecnologiche e celebrano l’evoluzione della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica.
Su una base a forma di libro aperto, appunto, trovano spazio il melo che ha ispirato la teoria della gravità, lo spettro visibile della luce che mostra i colori tra l'infrarosso e l'ultravioletto, il codice di trasmissione fatto di punti e linee inventato da Samuel Morse nel 1836, l'atomo di carbonio sul quale è basata tutta la vita sulla terra, il filamento di DNA, il modello di uno dei primi computer domestici, la sezione aurea derivante dalla serie di Fibonacci e visibile quasi ovunque in natura dalla struttura delle cellule all'orbita dei pianeti, la sonda Voyager 1 ovvero l'oggetto fatto dall'uomo più lontano dalla Terra e il primo veicolo spaziale a raggiungere lo spazio interstellare, il disco d'oro a bordo di tale sonda con i suoi saluti in 55 lingue e la sua selezione di musica e suoni naturali. lo space shuttle che rappresenta lo spirito pionieristico dell'umanità e segna gli incredibili risultati del volo spaziale con equipaggio, il calabrone vitale a mantenere un ecosistema globale sano e la biodiversità.
Inoltre, sono comprese le minifigures di Sir Isaac Newton (1643-1727) - matematico, fisico, astronomo, filosofo naturale inglese, considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi e noto soprattutto per la fondazione della meccanica classica, la teoria della gravitazione universale e l'invenzione del calcolo differenziale, contribuì significativamente a più branche del sapere, occupando una posizione di preminente rilievo nella storia della scienza e della cultura -, George Washington Carver (1864-1943) - agronomo statunitense ed educatore nel campo dell'agronomia, insegnò sul campo a ex-schiavi le tecniche di agricoltura per l'autosufficienza -, Marie Curie (1867-1934) - fisica, chimica e matematica polacca naturalizzata francese, prima donna insignita del premio Nobel, una dei cinque vincitori del Nobel ad averne ricevuti due e sola a aver vinto il premio in due distinti campi scientifici.